DOMENICA 29 LUGLIO 2012
LE MOTIVAZIONI PER CHIEDERE LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CARATE BRIANZA
L’INCHIESTA SU CARATE BRIANZA MUOVE I SUI PASSI DALLE INDAGINI PER INDIVIDUARE I KILLER DI PAOLO VIVACQUA UCCISO A DESIO IL 14 NOVEMBRE 2011. VIVACQUA ATTRAVERSO UNO DEGLI ARRESTATI LICATA CARUSO CALOGERO, CHE ERA A.U. DI DUE SOCIETA’ LA EDIL VLB SRL E LA LOVIRO SRL, ERA IL REALE PROPRIETARIO DEI TERRENI OGGETTO DELLE 5 VARIANTI AL PGT CHIESTE DALLO STUDIO ALDEGHI AL COMUNE DI CARATE .
NEGLI UFFICI DI VIVACQUA I MAGISTRATI TROVANO CARTE RELATIVE A OPERAZIONI IMMOBILIARI NEL TERRITORIO DI CARATE BRIANZA IN PARTICOLARE IL TERRENO SUL QUALE SAREBBE DOVUTO SORGERE UN CENTRO DEL FAI DA TE DENOMINATO BRICOMAN. PRESTANOME DELLE OPERAZIONI ILLECITE LICATA CARUSO IN AFFARI CON TAGLIABUE FELICE. IL TERRENO DI VIVACQUA VIENE VENDUTO A BRICOMAN CON L’IMPEGNO A CAMBIARNE LA DESTINAZIONE D’USO.
TAGLIABUE E PIROVANO GARANTISCONO CHE UN GRUPPO DI PERSONE DEFINITO LA “COOPERATIVA” AVREBBE GARANTITO IL BUON ESITO DELL’OPERAZIONE. LE PERSONE DELLA COOPERATIVA, SECONDO I MAGISTRATI SAREBBERO MAURIZIO ALTOBELLI, CONSIGLIERE COMUNALE CAPOGRUPPO DELLA PDL E MEMBRO DELLA COMMISSIONE URBANISTICA; GIORGIO ALDEGHI E GIANPIETRO GEROSA I PROFESSIONISTI INCARICATI DI REDIGERE I PROGETTI PER IL CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO DEI TERRENI DI PROPRIETA’ DI LICATA CARUSO CALOGERO PRESTANOME DI VIVACQUA NELLE SOCIETà INTESTATARIE
NELLE VARIE PERQUISIZIONI GLI INQUIRENTI TROVANO NEGLI UFFICI DI PIROVANO, UN COMPUTER CON UN FILE MEMORIALE SCRITTO NEL CASO GLI FOSSE SUCCESSO QUALCOSA.
ALTRA INQUITANTE COINCIDENZA, VENGONO TROVATI DOCUMENTI SUI TERRENI BRICOMAN ANCHE NELL’UFFICIO DI BRAMBILLA ANTONINO ARRESTATO IN ALTRO PROCEDIMENTO (PONZONI). ANTONINO BRAMBILLA ERA ANCHE IL CAPOGRUPPO DEL PDL A CARATE E QUANDO FU ARRESTATO VENNE SOSTITUITO PROPRIO DA ALTOBELLI.
IN UNA MISSIVA RISERVATA DI ALDEGHI ALL’AVVOCATO CHE CURA GLI INTERESSI BRICOMAN DEL 23 NOVEMBRE 2011 LO INFORMA CHE LE OSSERVAZIONI FATTE DAL SUO CLIENTE SONO ACCOGLIBILI PERCHE’ L’AVVOCATO BRAMBILLA AVREBBE DATO IL CONSENSO. LE RICHIESTE ERANO DI AUMENTARE SIA LE SUPERFICI COPERTE CHE QUELLE DEI PARCHEGGI.
PUR NON ESSENDO EVIDENTI COMPORTAMENTI PENALMENTE RILEVANTI, CI PREME SOTTOLINEARE COME ALDEGHI SIA SCRUPOLOSO VERSO IL SUO CLIENTE CHE PER TRANQUILLIZZARLO GLI COMUNICA CHE IL GIORNO PRIMA, IL 22 NOVEMBRE, IN COMUNE SI E’ TENUTA UNA RIUNIONE NELLA QUALE E’ STATO DATO IL VIA LIBERA ALLE VARIANTI RICHIESTE. A QUELLA RIUNIONE HANNO PARTECIPATO L’ATTUALE COORDINATORE PROVINCIALE DEL PDL SANDRO SISLER CHE RICOPRE L’INCARICO SI ASSESSORE A MUGGIO’, CITTERIO SILVIO ATTUALE ASSESSORE AL COMMERCIO; PAOLO BERTACCO ATTUALE ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI, CARLO CAMESASCA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE URBANISTICA IN QUOTA ALLA LEGA NORD; DAVIDE ALDEGHI FIGLIO DI GIORGIO ALDEGHI E MAURIZIO ALTOBELLI.
PER QUESTO MOTIVO RITENIAMO OPPORTUNO ATTIRARE L’ATTENZIONE DEL RAPPRESENTANTE DEL GOVERNO IN BRIANZA, PERCHè SULLA BASE DELLE PRECISE CIRCOSTANZE, CHE RIPETIAMO NON HANNO RISVOLTI DI NATURA PENALE E A PARTE ALTOBELLI E ALDEGHI NESSUNA DELLE PERSONE CITATE E’ INDAGATA, MA SPINGE IL GIP A SCRIVERE A PAG 54 DELL’ORDINANZA COL TITOLO CHIARO:
LE RESPONSABILITA’ PERSONALI DEGLI INDAGATI E LE RELATIVE ESIGENZE CAUTELARI.
“La compiuta valutazione dei fatti descritti, consente di inserire le condotte contestate in un diffuso sistema di illegalità, che presenta, come dato comune, l’asservimento della funzione pubblica all’interesse privato. Si è avuto modo di riscontrare veri e propri comitati di affari, costituiti tra imprenditori e operatori del settore immobiliare che hanno determinato in loro favore le scelte della Pubblica Amministrazione, attraverso l’intervento di funzionari corrotti.”
VISTO CHE UNA PARTE DEI COMPLICI DI QUESTA OPERAZIONE, PUR NON SUSSISTENDO ALL’OGGI FATTI DI RILEVANZA PENALE, RICOPRONO INCARICHI DI RESPONSABILITA’ NELL’ A. C. DI CARATE E VISTO CHE I MAGISTRATI SONO ELOQUENTI NELLA SOTTOLINEATURA DEI FUNZIONARI CORROTTI E’ OPPORTUNO LO SCIOGLIMENTO D’UFFICIO PERCHE’ NON SOLO POSSONO REITERARE IL REATO, MA POSSONO INQUINARE E MODIFICARE LE PROVE ALLA BASE DEL PROVVEDIMENTO DI CUSTODIA CAUTELARE E ANCHE ALLA BASE DEL PROCESSO. SI TENGA CONTO CHE LA PROFESSIONISTA, INCARICATA DAL COMUNE PER REDIGERE IL PGT; NON SOLO NELL’TER NON TERRA’ COMPORTAMENTI PROFESSIONALI, MA SUCCESSIVAMENTE PER BUONI SERVIZI OFFERTI, INTRATTERRA’ RAPPORTI PROFESSIONALI DIRETTI CON LO STUDIO ALDEGHI.
COMITATO BENI COMUNI MB – OSSERVATORIO ANTIMAFIE MB
Siete invitati al Forum Regionale Antimafia Del Nord che si terrà a
Desio il 13 e 14 aprile 2012
Sala Pertini – P.za Don Giussani – Desio
Promotori del Forum (ai quali si stanno aggiungendo altre Associazioni e Comuni):
Nell’estate del 2009, il Sindaco leghista del Comune di Ponteranica (Bergamo) decise di togliere dalla Biblioteca Comunale l’intitolazione a “Peppino Impastato”, vittima della mafia. Il 26 settembre dello stesso anno migliaia di persone si ritrovarono a Ponteranica, sfilando pacificamente in corteo, per chiedere il ripristino della targa in memoria di Peppino.
Anche nell’anno 2010 migliaia di persone giunsero a Ponteranica da tutta Italia per ribadire la richiesta, e rinnovare il proprio impegno, contro tutte le mafie e i loro protettori politici a nord come a sud.
Le inchieste di questi anni “Infinito”, “Tenace” e “Crimine” ed i relativi processi, hanno dimostrato come le mafie, soprattutto la ndrangheta, agiscono in tutti settori economici nel nord ed in particolare in Lombardia. Questa organizzazione criminale ha mosso i suoi primi passi nell’edilizia, nella sanità, nell’agricoltura. L’economia mafiosa, che mantiene la propria accumulazione primaria nei settori storici della droga, prostituzione, racket ed estorsioni è stata capace di insinuarsi negli apparati della finanza, dei grandi appalti, del riciclaggio dei rifiuti.
Oggi la ndrangheta è in grado di condizionare la vita politica ed economica del Nord, grazie ai capitali di cui è in possesso, e questa capacità è dimostrata dal numero elevato di società e di pubbliche amministrazioni sciolte o commissariate per infiltrazioni mafiose anche al nord. Le ultime indagini sulla TAV in Val Susa, nei cantieri della BreBeMi e in quelli dell’ EXPO 2015 ne sono l’evidente conferme, e questo è potuto accadere nell’indifferenza, o nel peggiore dei casi, col silenzioso assenso di chi governa da vent’anni la Regione Lombardia ed i principali Comuni capoluogo della Lombardia.
Tuttavia in questi anni la società civile e la buona politica hanno saputo rispondere e sperimentare modi nuovi per il ripristino della cultura e rispetto della legalità, il coinvolgimento, la partecipazione e la risposta democratica alle prevaricazioni mafiose.
Diviene perciò essenziale un percorso di ricerca che permetta di uscire definitivamente dalla situazione creatasi in modo particolare al Nord, in cui le logiche prevalenti del sistema economico confondono spesso l’economia criminale con quella cosiddetta legale.
Scopo primario del Forum Antimafia del Nord (in relazione all’omologo che si tiene ogni anno a Cinisi-Palermo), è quello di realizzare un momento unitario di confronto, studio, di autoformazione e scambio di esperienze tra Associazioni che si occupano di Antimafia e tra Amministrazioni Comunali, al fine di trovare suggerimenti e strategie per continuare a contrastare sempre più efficacemente i fenomeni della colonizzazione mafiosa del Nord evidenziata già nel 2008 dalla Commissione Parlamentare Antimafia.
IL COMITATO PROMOTORE
FORUM ANTIMAFIA DEL NORD