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NOI, UN’ALTRA MONZA – L’alternativa in città


Il  cambiamento promosso dalla Sinistra alternativa da un anno a questa parte passa anche per le amministrazioni locali: Napoli alla Federazione della Sinistra e Italia dei Valori, a Milano trionfa il candidato di SEL ed FdS con una storica sconfitta delle destre, alle primarie di Cuneo vince il candidato di Rifondazione Comunista, a Genova vince il candidato di SEL, mentre l’alleanza tra FdS e IdV propone importanti possibilità di cambiamento all’insegna della legalità sulle schede elettorali dei comuni siciliani.

A  Monza si è costituito intorno al documento programmatico che alle primarie del centrosinsitra ha sostenuto l’unico candidato alternativo al PD, Francesco Beretta ( http://www.berettapermonza.it/PDF/Programma_completo.pdf ), un folto gruppo di persone ed idee che con un buon sostegno elettorale potrà finalmente influire sulle politiche di governo e amministrazione della città. Esiste un progetto completo e ambizioso, con idee chiare e animi disposti a tutelarle. Si tratta della lista FdS-Noi, un’Altra Monza.

Certo il nostro programma ( sintesi: https://rivoltiamonza.wordpress.com/2012/03/20/breve-sintetico-ed-efficace-programma-della-fds-num/) non si realizzerà tutto e sarà vittima degli inevitabili compromessi di una coalizione. Ma proprio per questo occorre che la Sinistra abbia più potere contrattuale. Dobbiamo spostare l’asse della prossima giunta verso la tutela dei beni comuni.

Qui alcuni punti in cui sarà decisiva una Sinistra forte, mentre sarà condizione necessaria ma non sufficiente la vittoria della coalizione di centro-sinistra:
 – Spingere per internalizzare i servizi comunali, primo importante passo non solo per una gestione più oculata e meglio diretta al pubblico interesse, ma anche per garantire i diritti dei lavoratori di tali ambiti, all’oggi perlopiù precari.
Porre fine alla politica degli sfratti sistematici, per morosi e occupanti, da case pubbliche e private, senza considerare le esigenze sociali ed economiche, nonchè lo stato di salute degli inquilini. Occorre il potenziamento del sistema abitativo comunale per creare soluzioni stabili al problema abitativo, in un tempo in cui la crisi, la cassaintegrazione, i licenziamenti, l’impennata dei mutui a tasso variabile stanno determinando un’emergenza che chiama a gran voce l’impegno della prossima amministrazione.
Deprecarizzare i lavoratori del comune.
Opere di ristrutturazione del patrimonio edilizio delle scuole di responsabilità comunale; restutuzione della dignità sottratta all’ormai disfatta Scuola comunale Paolo Borsa; ristrutturazione immediata di tutte le strutture dell’ISA; permanenza dell’ISA nella Villa Reale; all’apertura di nuovi asili nido, servizio che non si può delegare in toto ai privati. A questi scopi e in riferimento alla costituzione repubblicana, pare più che legittimo riappropriarci dei finanziamenti comunali oggi erogati alle scuole private.
La Villa Reale deve rimanere pubblica: occorre sospendere il bando di gestione vinto da Malegori e Italiana Costruzioni e rivedere il sistema del Consorzio per restituire al Comune di Monza la gestione di un bene che Mariani&Co hanno cercato di espropriargli.

Questi sono solo pochi punti, anche se importanti. Molte delle questioni inserite nel programma di Noi, un’Altra Monza sono le stesse che i cittadini hanno proposto nei Cantieri delle Idee e si trovano oggi nei documenti conclusivi di questa importante esperienza di partecipazione e nel programma ufficialmente depositato dalla Coalizione di centrosinistra: zero consumo di suolo, valorizzazione del patrimonio agricolo della città e della filiera diretta, riconversione produttiva, abitativa e sociale delle aree dismesse,  politiche giovanili trasversali e influenti sulle reali condizioni di vita e sulla cultura dei giovani (con pratiche di autoresponsabilizzazione e autogestione nei servizi culturali offerti), valorizzazione di Monza universitaria.
Su questi punti non ci resta che farci garanti intransigenti del rispetto del programma elettorale. Ma come al solito la sola garanzia rimane la mobilitazione dei cittadini e il loro permanente occhio vigile.

Il nostro impegno va, come sempre, in questa direzione.

Stefano Biffi
Marco Iannone
Candidati al Consiglio Comunale, nella lista FdS-Noi un’altra Monza

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ROBERTO SCANAGATTI SINDACO

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Documento sulla necessità di votare la sinistra alternativa – Un alternativa per questo paese


Il progetto politico della Federazione della Sinistra guarda alla costruzione di un polo politico della sinistra d’alternativa, capace di ritrovare la forza e l’autonomia per mettere in campo politiche che possano realmente influire sullo stato di cose presente e per soddisfare il bisogno di democrazia reale che in anni di Berlusconismo prima e di governo diretto degli interessi finanziari poi, è fortemente cresciuto tra i cittadini.

Oggi l’Italia è in preda al ricatto delle banche e delle borse. Tutte le dinamiche politiche sono a senso unico in direzione di un “interesse superiore” che inerisce più al profitto che al bene comune. In parlamento non c’è opposizione. PD, UDC, PdL, sono tutti piegati ai dicktat di BCE ed FMI. Il pareggio di bilancio è irraggiungibile e si configura come il pagamento di un danno che non è stato causato da noi. I tagli trasversali necessari a dare alle banche tutto ciò che richiedono significano abolizione dello stato sociale e aumento del costo della vita. Il ricatto della troika va anche oltre all’alleggerimento spietato della spesa pubblica: ci chiedono di rinunciare ai diritti del lavoro. E questo non è funzionale allo sviluppo, non porterà alla piena occupazione, ma è solo grasso che cola per aumentare i profitti. Nel frattempo le università sono al collasso e come soluzione propongono restrizioni dei numeri chiusi e aumento delle rette. Nell’attesa della promessa piena occupazione i licenziati di mezza età, la cui pensione sarà quantomai lontana non sapranno come tirare avanti con la famiglia. Mentre il treno della crisi porterà le sue ricchezze alle banche noi vedremo spegnersi tutte le conquiste sociali di questo mezzo secolo. Si sente l’esigenza di conoscere nuove pratiche.

Questa infatti non è politica, ma cieca obbedienza. L’Italia deve ritrovare la sua sovranità nazionale, possibilmente non per delegarla ai partiti, ma perchè su di essa influisca la volontà attiva delle persone che vivono questo paese. Serve partecipazione e spregiudicatezza. Un voto a sinistra è il solo voto utile, ma la sola garanzia è la mobilitazione dei cittadini e dei lavoratori, come ci insegnano le popolazioni della Val di Susa e il popolo del 31 marzo, sceso in piazza a Milano contro le politiche di questo governo.

E’ il momento di superare le sigle e i paradigmi del passato che condannano la sinistra e il sindacato alla subalternità dei sistemi politici costituiti ormai subalterni alle esigenze e alle logiche della finanza. Bisogna riappropriarci delle pratiche sindacali per avviare una lotta vera e immediata per la difesa dell’articolo 18 e l’abolizione della precarietà. Bisogna riappropriarci delle sedi istituzionali per battagliare contro queste politiche e conquistare margini per segnare altre vie.

Quale bene comune per il nostro paese? Rispetto della volontà popolare, posposizione dell’interesse economico all’interesse comune attraverso l’intervento dello stato sull’economia (nazionalizzazione delle banche, riconquista del diritto dell’Italia a stampare valuta), sostituire le costose grandi opere (tra cui le guerre), che danno profitto ai pochi con le tante piccole opere ad usufrutto dei più (ristrutturazione delle scuole, finanziamenti alla ricerca, all’università, alla sanità ai trsporti), abolizione della precarietà, rispetto della legalità da parte del potere economico e politico, riduzione degli stipendi di delegati istituzionali e dirigenti pubblici e aziendali, tutela dei territori, dell’ambiente e del patrimonio pubblico.

Stefano Biffi – Noi, un Altra Monza

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Piu’ forte la sinistra, più forte sei anche tu!


LA LISTA DELLA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA-NOI UN’ALTRA MONZA*

1 BERETTA FRANCESCO Giurista, portavoce FDS di Monza e Brianza
2 BIFFI STEFANO Studente Universitario in Medicina
3 CAPROTTI ANGELO Operaio, cassintegrato Yamaha
4 CHIUSA EMILIANO Antiquario, dell’Associazione di amicizia Italia Cuba
5 CONTI MICHELE Impiegato responsabile amministrativo
6 FANTUZZO LUISELLA Assessore Servizi Sociali Comune di Nova Milanese
7 FRACETI MARCO Impiegato, direttore Osservatorio Antimafie MB
8 GHEZZI TIZIANO Pensionato, ex operaio Star di Agrate Brianza
9 GIURIATO ANITA Precaria, già Segretario del PRC di Monza
10 IANNONE MARCO NICOLA Studente Universitario in Chimica
11 MERONI MASSIMO Operaio, Presidente Associazione Leonida Braga
12 MIGLIACCIO ANNA Impiegata comunale
13 PASSONI ANGELO Designer
14 POLIANI GIUSEPPE Pensionato
15 QUITADAMO MICHELE Autotrasportatore, del Comitato delle Case Popolari Comunali
16 RIGAMONTI GIANCARLA Pensionata, vedova di Aldo Buzzelli Comandante Partigiano
17 RICHARD OSTIANTE Praticante Avvocato
18 SPADA ANGELO Impiegato, Alcatel-Lucent di Vimercate
19 TANCA SALVATORE Gestore Circolo ricreativo Operai e Contadini di Monza
20 VALLI DAVIDE Disoccupato
21 VALTORTA ROSSANA Impiegata
22 VARISCO ENRICO Pensionato
23 VINCENZI ROSELLA Impiegata

METTI LA CROCE SUL SIMBOLO E SCRIVI IL COGNOME PER UNA SOLA PREFERENZA

per ROBERTO SCANAGATTI Sindaco di Monza

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BREVE, SINTETICO ED EFFICACE PROGRAMMA DELLA FDS-NUM


Di seguito il programma della FdS, estratto dal documento del percorso elaborativo di “Noi un’altra Monza”
( http://www.berettapermonza.it/PDF/Programma_completo.pdf ). Il percorso è cresciuto in seno alle primarie del centrosinistra, che hanno scelto Roberto Scanagatti come nostro candidato Sindaco per Monza.

LAVORO, DIRITTI, BENI COMUNI, LEGALITA’ E PARTECIPAZIONE

Quello che si propone in questo documento non è contro lo sviluppo, ma è contro uno sviluppo senza progetti e senza regole. Dunque una città da ripensare e da ridefinire sia sotto il profilo di quale sviluppo e della sua qualità. Questo contributo vuole iniziare a lanciare delle idee e delle proposte che sono la traduzione del documento principale congresssuale del PRC sia sul piano ideale ma anche progettuale concreto. Non pensiamo di fare una proposta organica: vogliamo fare una proposta per avviare un percorso di confronto e di partecipazione con le associazioni, comitati e collettivi che hanno animato la vita politica e culturale della città in questi anni.

LA POLITICA DEL BILANCIO COMUNALE
No al patto di stabilità, riduzione dei costi dei dirigenti, azzeramento delle consulenze e riduzione dei costi della politica relativamente ai compensi di sindaco e assessori; commissioni comunali e consiliari a titolo gratuito. Idem per tenere in piedi una struttura democratica dei consigli di quartiere dovrà essere su base volontaria, a fronte del fatto che per decreto le circoscrizioni sono state cancellate,

Minori uscite.
Visti i tempi della crisi e dei “tagli lineari” del governo dei leghisti che strozza gli enti locali, appare evidente che tutta una serie di spese non potranno essere più sopportate come il finanziamento della scuole private; taglio esponenziale delle consulenze e delle collaborazioni.

Maggiori entrate
Per drenare risorse ed avere margini di autonomia di spesa andrebbe costituita una spa comunale alla quale affidare tutta la gestione delle opere e dei servizi della città sfuggendo ed aggirando il patto di stabilità. Come la regione lombarda si è dotata di una spa anche Monza fa la stessa scelta per poter realizzare gli impegni presi con elettrici e gli elettori; aumento dell’ici per seconde, terze etc.. case; questa tassa si propone di farla pagare anche per gli stabili non di culto ma di proprietà di enti religiosi. Ridefinire i costi delle concessioni di Autodromo e Golf. Infine un patto di legislatura coi lavoratori e le loro OOSS in Comune per definire percorsi di riduzione del costo del lavoro dei dirigenti e redistribuzione ai livelli bassi ed intermedi.

Piano di Governo del Territorio
Variante al PGT adottato dalla Giunta Mariani.
Maxi variante al PGT per azzerarlo e ritornare al PGT/Faglia, costituendo il Parco della Cascinazza; reintroducendo il Parco di cintura urbana e per le aree dismesse prevedere, come per l’area ex Pagnoni, il recupero a scopo sociale e la restituzione a verde.

Mobilità sostenibile e mezzi pubblici
Riprendere il vecchio Piano Urbano del traffico e ripristinare e potenziare il progetto delle piste ciclabili, dei sensi unici sulle grandi arterie cittadine per attuare le piste preferenziali per i mezzi pubblIci. Concordare con la Provincia MB e Milano il biglietto unico e relativi abbonamenti per studenti e lavoratori. Car shering, Bike shering etc. Abbattere le insostenibili tariffe del trasporto pubblico e creare agevolazioni per gli studenti medi e universitari.

Scuola Bene Comune e Monza Universitaria
Piano cittadino per la messa in sicurezza e manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole pubbliche, potenziamento dei centri ricreativi e dei CAG e delle attività postscuola. Con la Provincia Monza e Brianza va ridefinita la questione degli orari dei mezzi pubblici da e per Monza nelle ore di entrata e uscita dalle scuole monzesi. Occorre ripensare le forme di sostegno economico a studenti medi e universitari del territorio monzese per renderle realmente utili, come recita la costituzione, a superare le limitazioni economiche e sociali alla propria formazione culturale e professionale. In questo senso occorre anche sviluppare edilizia universitaria a prezzi agevolati con un Pensionato Universitario. Per quanto riguarda gli studenti universitari occorre creare un Centro Servizi universitario e spazi aggregativi dedicati, affinché la città possa essere realmente vissuta anche dalla componente studentesca universitaria, che oggi la attraversa solamente per raggiungere le aule.

Acqua bene comune
Riportare AGAM sotto il controllo comunale e falla diventare capofila di una Multiutility brianzola interamente pubblica, per dare in gestione oltre al ciclo delle acque anche quello del gas e dell’energia elettrica e dei rifiuti. Va interrato il depuratore di San Rocco per risolvere definitivamente la questione degli odori in tutto il quartiere San Rocco .

Villa Parco e Isa/Las
Per quanto ci riguarda noi crediamo che che le tre entità non possano essere distinte. Il senso della storia e della cultura ha una ragione se Parco, Villa Reale e la scuola ISA/LAS sono un unico corpo. In questo modo si riprende il percorso per il quale nella storia la scuola era propedeutica alla Villa sul piano del restauro conservativo, del turismo e della gestione della Villa stessa quale possibilità di buona e stabile occupazione, portando in quell’area anche facoltà universitarie come quella del giardino artistico. Dunque all’Arch. Carbonara andrà chiesto (gratuitamente) di stralciare dal suo master plan il lato nord della Villa destinando definitivamente Borsa e Cavallerizza alla scuola. Da subito vanno stanziati i due milioni di euro per mettere a posto il Borsa. Per rimettere a posto la situazione dovrà essere sciolto il consorzio e fatta una Fondazione Pubblica con i Comuni Monza e Milano e, attraverso fondi CEE, iniziare il restauro del corpo centrale della Villa Reale. Per quanto riguarda il Parco abbiano già detto delle concessioni che vanno riviste e vanno restituite parte verdi dell’autodromo come la “Gerascia” al Pubblico; va abbattuta la sopraelevata. Va annullato il bando e ridefinito in sede locale.

Monza città aperta: cultura e spazi sociali sono beni comuni.
Attraverso la ridiscussione del PGT e la rimappatura della città per quanto riguarda gli orari indicare zone per l’esercizio dello sport, del divertimento e degli spazi di socialità. A questo proposito andranno individuate aree dismesse pubbliche per destinarle con bando a gruppi culturali ed associazioni che fanno dell’aggregazione sociale, del volontariato una mission. Associazioni e gruppi che nei loro statuti dovranno avere ben in evidenza la loro vocazione democratica, riferita alle Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza. Diversamente saranno esclusi.

La cultura della memoria storica di Monza e della Brianza.
La città capoluogo della provincia MB dovrà iniziare un percorso di riqualificazione sia degli spazi museali, delle biblioteche riannodando i fili della memoria. Oltre al museo della Resistenza, si ripropone il Bosco della Memoria nel Parco e con la Provincia promuovere SENTIERI PARTIGIANI in Brianza. Tutti questi strumenti quali veicoli culturali per le scuole e per Turismo intelligente da interconnettere alla rete delle piste ciclabili, agriturismo e quant’altro possa costituire un circuito virtuoso di stabile e sicura occupazione giovanile nel più generale sistema turistico brianzolo.

Mini piano industriale per Monza
Per attivare nuova e stabile occupazione giovanile, oltre alle misure sopra indicate, sarebbe utile con il contributo delle forze sociali economiche e sindacali mettersi intorno ad un tavolo per indicare un percorso relativo alla GREEN ECONOMY per un piano industriale locale allo scopo di dotare edifici pubblici, imprese e condomini dei pannelli fotovoltaici e per diventare produttori di energia.

Task force antielusione e antievasione
Attraverso una agenzia comunale del lavoro istituire una task force di giovani con le competenze che in sinergia con i vari istituti (agenzia delle entrate, catasto e GdF) vanno a caccia di evasori ed elusori.

Legalità, trasparenza negli appalti e nelle forniture
Come scritto precedentemente per aggirare il patto di stabilità proponiamo di costituire una spa comunale alla quale affidare i compiti di fornitura dei servizi al comune. Comunque sia per quanto riguarda le opere di grande rilievo le società che si propongono in offerta devono sapere che a Monza è abolito il SUBAPPALTO e se le società si costituisco in ATI tutte le imprese devono esibire nella documentazione certificato ANTIMAFIA, DURC E DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI come previsto dalla normativa in materia di sicurezza. Una Commissione Comunale Antimafia che dovrà vigilare sugli impegni assunti dalle imprese; e che siano effettivamente mantenuti e che le medesime possano avvalersi della collaborazione della Commissione nel caso siano vessate nella loro attività.

Riuso dei Beni Confiscati e fondo antiestorsione
Per contrastare le mafie una delle strategie vincenti è il riuso dei beni a questi sottratti, perchè illecitamente accumulati. Costituzione del fondo antiestorsione per permettere di dare un sostegno concreto a quegli imprenditori e/o commercianti che, per effetto della crisi, hanno pensato di utilizzare l’agevole e rapido veicolo della finanza criminale diventandone poi vittime. Insieme alla Prefettura e alla Provincia MB si possono attivare queste azioni che possono fare della Brianza un modello di lotta alla criminalità organizzata. Adesione del Comune di Monza alla rete di Avviso Pubblico.

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PRESIDIO AL CONSIGLIO COMUNALE DI MONZA


La giunta comunale di Monza per approvare in tutta fretta il piano regolatore ha convocato due consigli comunali:
Sabato dalle 10 alle 18
Domenica dalle 10 alle 18

La società civile monzese invita tutta la cittadinanza al

PRESIDIO

presso il consiglio comunale (Palazzo Comunale, Piazza Trento)

dalle ore 10.00 di Sabato 10 Marzo.

RESISTERE PER DUE GIORNI SI PUO’

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